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Sentenza

la legittima difesa reale e putativa. I confini tratteggiati dalla giurisprudenza.
la legittima difesa reale e putativa. I confini tratteggiati dalla giurisprudenza.
Corte di Cassazione , sezione I, sentenza 14 ottobre 2016 n. 43564
L'accertamento relativo alla legittima difesa reale o putativa deve essere effettuato con un giudizio ex ante calato all'interno delle specifiche e peculiari circostanze concrete che connotano la fattispecie da esaminare, secondo una valutazione di carattere relativo e non assoluto e astratto. Tale valutazione è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, cui spetta esaminare, oltre che le modalità del singolo episodio in sé considerato, anche tutti gli elementi fattuali antecedenti all'azione che possono avere avuto concreta incidenza sull'insorgenza dell'erroneo convincimento di dover difendere sé o altri da un'ingiusta aggressione, senza tuttavia che possano considerarsi sufficienti gli stati d'animo e i timori personali. (Nel caso in esame i giudici del merito, secondo la Suprema Corte, dovevano sottoporre a un più attento esame le circostanze fattuali in quanto era stato dimostrato che il taglierino si trovava nelle mani della vittima e che l'imputato, dopo essere riuscito a disarmarla, l'aveva colpita con un solo colpo di striscio, come reazione a un pugno ricevuto in quel contesto di concitazione in cui si stavano svolgendo gli avvenimenti).
Avv. Antonino Sugamele

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