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Sentenza

Patteggia per detenzione di hashish 3 anni di reclusione e 16.000 euro di multa: la Cassazione ha annullato la sentenza di patteggiamento rilevando che la sopravvenuta incostituzionalità della Fini-Giovanardi ha determinato l'illegalità della pena.
Patteggia per detenzione di hashish 3 anni di reclusione e 16.000 euro di multa: la Cassazione ha annullato la sentenza di patteggiamento rilevando che la sopravvenuta incostituzionalità della Fini-Giovanardi ha determinato l'illegalità della pena.
Cass. pen. Sez. III, Sent., (ud. 07-03-2014) 13-05-2014, n. 19592
REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente -

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere -

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere -

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere -

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere -

ha pronunciato la seguente:

sentenza

sul ricorso proposto da:

F.G. N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2024/2013 GIP TRIBUNALE di MODENA, del 03/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALDI Fulvio che ha concluso per l'inammissibilità.
Svolgimento del processo

Il Gip presso il Tribunale di Modena, con sentenza del 3/7/2013, su concorde richiesta delle parti, ha applicato a carico di F. G., imputato del reato di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, comma 1, per illecita detenzione di hashish, la pena di anni 3 di reclusione ed Euro 16.000,00 di multa.

Propone ricorso per cassazione l'imputato personalmente, eccependo l'errata applicazione dell'art. 129 cod. proc. pen..
Motivi della decisione

Il ricorso originario è manifestamente infondato alla luce delle pronunce rese in tema di limiti al ricorso avverso sentenza ex art. 444 cod. proc. pen. dalle Sezioni Unite Penali di questa Corte (n. 10732 del 27/9/95, Serafino; n. 3/99, Messina).

Tuttavia, occorre prendere atto che la sopravvenuta sentenza della Corte Costituzionale, n. 32 del 12/2/2014, ha dichiarato la illegittimità costituzionale del D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito il L. n. 49 del 2006.

Tale decisione ha come conseguenza la applicazione al caso in esame delle fattispecie incriminatrici e del trattamento sanzionatorio previsti dalla precedente normativa, contenuta nel D.P.R. n. 309 del 1990, in specie riguardo ai reati concernenti le sostanze incluse nelle tabelle 2 e 4, allegate alla legge, ed. droghe leggere; in particolare, per le condotte di detenzione di sostanza psicotropa "haschish" rivive la pena della reclusione da 2 a 6 anni e la multa.

Appare evidente, quindi, che la pena applicata al F., muovendo dalla pena base di anni 6 e mesi 9 di reclusione ed Euro 36.000,00 di multa, ridotta per le attenuanti generiche e per il rito ad anni 3 di reclusione ed Euro 16.000,00 di multa, è stata dal giudice valutata congrua in relazione alla normativa in vigore al momento della decisione, ma si palesa illegale a fronte della richiamata pronuncia della Consulta.

Le considerazioni svolte incidono in radice sulla validità dell'accordo tra le parti e sulla valutazione del decidente ed impongono di annullare la sentenza senza rinvio, con la restituzione degli atti al Tribunale per l'ulteriore corso, rimettendo le parti nelle condizioni di determinarsi alla luce della normativa vigente.
P.Q.M.

La Corte Suprema di Cassazione annulla senza rinvio la sentenza impugnata; dispone trasmettersi gli atti al Tribunale di Modena per l'ulteriore corso.

Così deciso in Roma, il 7 marzo 2014.

Depositato in Cancelleria il 13 maggio 2014
Avv. Antonino Sugamele

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