Tentata truffa - condotta delittuosa - presentazione di un personal computer per l'acquisto - sostituzione della borsa - pagamento del prezzo - mancato compimento dell'azione - cause indipendenti dalla volontà del reo - atti idonei diretti in modo non equivoco al raggiro della persona offesa al fine di profitto - truffa tentata
Tribunale Bologna, penale, Sentenza 12 giugno 2012, n. 2286
La condotta dell'agente che sia consista nel presentare per l'acquisto un personal computer al fine di sostituire la borsa contenente tale bene con altra riempita con merce di valore inconsistente, in seguito al pagamento del prezzo da parte della persona offesa, di fatto non portata a compimento per cause non dipendenti dalla sua volontà, ovvero poiché riconosciuto dalla vittima da egli già truffata, integra non già un atto preparatorio del delitto di truffa, bensì veri e propri atti idonei diretti in modo non equivoco a raggirare la parte offesa al fine di profitto. In merito deve, invero, rilevarsi che anche un atto preparatorio può integrare gli estremi del tentativo punibile quando sia idoneo e diretto in modo non equivoco alla consumazione di un reato, e dunque qualora abbia la capacità, sulla base di una valutazione ex ante ed in relazione alle circostanze del caso concreto, di raggiungere il risultato prefisso ed a tale risultato sia univocamente diretto. Nella fattispecie concreta, la condotta posta in essere dall'agente, come innanzi descritta, unitamente al materiale rinvenuto in seguito a perquisizione nell'autovettura nella sua disponibilità, con l'ulteriore elemento del fine di profitto, ugualmente sussistente, deve ritenersi certamente tale da integrare quegli artifici e raggiri idonei ad ingannare la persona offesa, con conseguente affermazione di penale responsabilità a suo carico in ordine al delitto ascritto.
02-01-2014 23:10
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