Il valore della Carta di Noto, nelle procedure di audizione del minore vittime di abuso sessuale, e conseguenze sull'inosservanza.
Corte di cassazione - Sentenza 33584 del 1° agosto 2016
Il tema dell'ascolto del minore la giurisprudenza riconosce alla Carta di Noto lo specifico valore dell'esser questa - un formidabile strumento di verifica dei dati probatori acquisiti nel processo e la stessa Carta di Noto non può esser sottovalutato e sminuito a mero protocollo tecnico.
Nella Carta di Noto sono riportate tutta una serie di “attenzioni” che, lungi dal voler rendere più complicata la “assunzione” di un “ricordo”, consentono all'esperto di poter versare nel processo un prodotto scientificamente utilizzabile e credibile, diversamente opinando si manterrà aperta la strada per la replica ad errori “giudiziari” che potranno reiterare, ad esempio, le vicende tristemente note - per l'incredibile danno causato dall'atecnica interazione tra la giurisdizione ed il mondo dei minori - come è stato per il caso dell'esito del processo della Scuola di Rignano Flaminio.
In buona sostanza, nell'assoluto rispetto dell'opera ermeneutica del giudice del processo, che deve rimanere libero di attingere anche ad “elementi altri che collaborano a formare il convincimento finale”, la valenza della Carta di Noto, nel superiore interesse del Minore deve essere riconosciuta, senza se ne ma, come tutti gli altri Protocolli scientifici come elemento insuperabile nella verifica di quel particolare dato probatorio, al quale si sia dato ingresso nell'istruttoria processuale, il “detto di un minore”.
Il ricordo, il dichiarato, di un minore, è cosa diversa assolutamente da qualunque altra forma di esplicitazione di un “accadimento”, potendo il minore rimanere potentemente influenzato da elementi, interni ed esterni, a lui stesso; l'ambito dell'ascolto è quindi un ambito che “processualmente” non dovrebbe essere praticabile da chi non abbia una solida conoscenza psicogiuridica e non rispetti le “best practies” di quella specifica comunità scientifica.
Ogni valutazione che sia anche astrattamente riduttiva della Carta di Noto, lungi dall'indebolire il portato scientifico di questa, riduce la nettezza e la correttezza di un elemento della struttura probatoria processuale e, certamente, non è valutazione conforme al senso del principio cardine del nostro ordinamento, quello del superiore interesse del minore.
07-09-2016 15:38
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