Un uomo denunzia il ferimento del proprio cane. La Guardia forestale, dopo appostamenti, individua i responsabili, peraltro, non in possesso di porto d'armi. Condannati per maltrattamenti, avevano usato un tubo-fucile per la caccia al cinghiale legandolo con il filo di ferro ad un albero. Il percussore veniva azionato da una tagliola che scattava quando il cinghiale urtava un filo di nylon..
La Corte di Cassazione, ha affermato che integra il reato di maltrattamento di animali, previsto dall'art. 544 ter cod.pen., la condotta dell'agente che, esercitando in modo abusivo la caccia ed installando, in particolare, trappole illegali, provochi lesioni ad un animale.
24-05-2015 22:37
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