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Sentenza

Se la badante è deliberatamente indifferente nei confronti del disabile commette il reato di maltrattamenti.
Se la badante è deliberatamente indifferente nei confronti del disabile commette il reato di maltrattamenti.
Per il Supremo Collegio sono maltrattamenti non solo i comportamenti diretti ad opprimere una persona, ma anche le "omissioni" per "deliberata indifferenza" verso un disabile. Lo ho precisato la Cassazione, con la sentenza 9724/2013, respingendo il ricorso di una donna ucraina di 66 anni dichiarata dai giudici colpevole di maltrattamenti commessi tra l'agosto e l'ottobre 2004 ai danni della persona di cui avrebbe dovuto prendersi cura, un uomo down inabile totale. 
La corte di Appello di Roma, aveva concesso le attenuanti generiche e aveva rilevato da parte della donna comportamenti "di consapevole e continuativa umiliazione", tali da determinare nella vittima "uno stato di palese turbamento e di ingiustificata prostrazione e sofferenza".

I vicini di casa dell'uomo avevano reso testimonianza di uno stato di totale abbandono sia dell'uomo che dell'appartamento dove la badante svolgeva le proprie mansioni.- 
Nel ricorso in Cassazione la bandante aveva sostenuto la totale assenza di dolo nei suoi comportamenti, ammettendo semmai una "incolpevole inadeguatezza o inidoneità" nell'assistere e accudire una persona con problemi di comunicazione. La sesta sezione penale ha precisato che "il reato di maltrattamento è integrato non soltanto da specifici fatti commissivi direttamente opprimenti la persona offesa", ma anche "da fatti omissivi di deliberata indifferenza verso elementari bisogni esistenziale di una persona disabile".
Avv. Antonino Sugamele

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