La Cassazione respinge il ricorso di Massimo Ciancimino che voleva impedire la distruzione delle intercettazioni tra Mancino e Napolitano.
«La procedura camerale nel contraddittorio tra le parti - spiega la Cassazione - è applicabile per le ipotesi di violazioni di norme processuali, mentre è preclusa nel caso in cui vi siano state violazioni di ordine sostanziale riconducibili a diritti e interessi di rilievo costituzionale, poiché l'accesso alle parti potrebbe neutralizzare la ratio della tutela riconosciuta, secondo un modello non dissimile da quello che impone la distruzione di registrazioni riguardanti le conversazioni tra l'imputato e il suo difensore e in altre ipotesi analoghe esigenze di tutela diversificate, ma sempre riferibili a un vulnus costituzionalmente rilevabile».
23-04-2013 23:09
Richiedi una Consulenza