Il commercialista che fa da tramite per il suo cliente facendo un regalo di 4 mila euro a due finanzieri, per aggiustare un verbale di contestazione, relativo alla società del suo assistito, fatto nel corso di una verifica fiscale nello studio dell'imputato, integra la corruzione.
Corte di cassazione – Sezione VI – Sentenza 6 agosto 2020 n.23602
Respinta la tesi della difesa. Per la Cassazione il traffico di influenze, anche secondo la legge 3/2019 la cosiddetta Spazzacorrotti, non è ipotizzabile nel caso sia stato accertato un rapporto alterato e non paritario tra il pubblico ufficiale e privato: circostanza che fa scattare appunto la corruzione. Il delitto di traffico di influenze (articolo 346-bis del Codice penale) si differenzia infatti dalla corruzione “per la connotazione causale del prezzo, finalizzato a retribuire soltanto l'opera di mediazione e non potendo, quindi, neppure in parte essere destinato all'agente pubblico”. L
07-08-2020 08:17
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